Napoli ha salutato nella piazza simbolo della città e di molti importati concerti, Piazza Plebiscito, il suo Pino Daniele e lo ha fatto gremendo la piazza in tutta la sua grandezza.
Nonostante ci fossero quasi centomila persona in piazza e molte altre nell’antistante Piazza Trieste e Trento e lungo le vie limitrofe, c’era un’ atmosfera surreale.
Gente di ogni età, da mamme con bambini, ragazzini e persone con i capelli bianchi, hanno aspettato in religioso silenzio l’arrivo del feretro di Pino Daniele, sul palco allestito sotto i porticati della Basilica di San Francesco.
Il silenzio di Piazza del Plebiscito è stato rotto soltanto da tanti applausi, il primo appena il cardinale Sepe ha pronunciato il nome Pino. Altri lunghi applausi si sono susseguiti durante la commovente omelia del vescovo della città, che tra le varie parole ha detto: “Ci ha insegnato a non farci rubare la speranza”.
Dopo la benedizione si è elevato un lungo applauso e la bara ha lasciato Piazza Plebiscito con la voce di Pino, che ha intonato Napul’è, Tu dimmi quando, Voglio o’ mare, canzoni intonate anche dalle migliaia di persone in piazza e tra lacrime e cori, Napoli ha dato il suo addio a Pino Daniele.