Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini propone per gli Scavi di Pompei un ingresso a numero chiuso. Il ministro avrebbe richiesto al sovrintendente Osanna, di prevedere un numero limitato di turisti che accedono all’area archeologica, sia di Pompei che della Reggia di Caserta.
Domenica si è verificato un afflusso straordinario di turisti e ciò ha spinto il ministro a cercare una soluzione.
I sindacati non concordano con la proposta ipotizzata dal Soprintendente Massimo Osanna, ideata per limitare i disagi di domenica scorsa, una domenica particolare perché la prima del mese e ad ingresso gratuito.
“Rileviamo per i primi quattro mesi di quest’anno una maggiore affluenza di 23mila visitatori gratuiti”, afferma il rappresentante della Fim Cisl Fp degli Scavi, Antonio Pepe.
“I dati ci sono adesso servono le iniziative. Anziché contingentare il grande afflusso di visitatori, bisogna coinvolgere più personale da adibire alla vigilanza del sito, adottando nuovi progetti di produttività, con la partecipazione, su base volontaria, del personale anche di altri profili professionali, in caso di carenza di personale di vigilanza, così come è stato fatto per altri progetti di apertura straordinaria”.
Ma Franceschini chiede visite brevi ed un numero limitato di accessi ai siti archeologici.
“Con oltre 20 milioni d’incasso Pompei potrebbe essere autosufficiente sia per assicurare la vigilanza del sito che per garantire la manutenzione ordinaria del bene archeologico”, la risposta del sindacalista.