Da anni ormai, nel nostro paese, si parla molto meno di sette sataniche, ma chi pensa che non esistano più si sbaglia di grosso.
E, del resto, proprio nascondendosi ed agendo nel silenzio e nell’oscurità, i suoi membri si dedicano alle loro pratiche, che nella maggior parte dei casi definire violente e barbare è un eufemismo.
In queste settimane è venuto allo scoperto una setta operante in Toscana, che vede tra i suoi adepti molti minorenni.
Nello specifico, diverse perquisizioni sono scattate la scorsa settimana nel corso di un’inchiesta della Squadra Mobile di Firenze, coordinata dalla pm della Procura fiorentina Angela Pietroiusti, su una presunta setta satanica che operava nella provincia di Prato.
A capo del gruppo, che secondo le prime ricostruzioni poteva contare su una ventina di membri, un cittadino straniero di 23 anni, residente sempre nel pratese, studente universitario, nei confronti del quale vengono ipotizzate gravissime accuse come riduzione in schiavitù e violenza sessuale.
E in questi giorni continuano a uscire allo scoperto nuove vittime, sia maschi che femmine, delle presunte violenze sessuali inflitte loro dal finto “diavolo” di Prato.
Secondo le ricostruzioni, il 23enne diceva di combattere e poter scacciare le entità maligne dai corpi: in pratica con queste fantasie perverse circuiva i soggetti più deboli che cadevano nella sua rete e via via riusciva a violentare alcuni di loro.
Per il momento, quattro le vittime accertate, tutte tra i 17 e i 18 anni, compresa una ragazzina sprofondata in una “condizione di totale sudditanza” dalle numerose aggressioni e dalle continue minacce.