Ogni Comune, nell’ambito delle proprie scelte discrezionali, deve decidere in quali progetti e per quali fini investire i soldi pubblici, nell’interesse naturalmente della stessa cittadinanza.
E a quanto pare aiutare a preservare la memoria storica non è un fine prioritario del Comune di Predappio: il sindaco ha infatti deciso di tagliare i fondi per i viaggi studio ad Auschwitz.
Lo rende noto l’associazione Generazioni in Comune, che coprirà i 370 euro necessari per il viaggio di alcuni studenti di una scuola superiore che aderivano al progetto “Promemoria Auschwitz – treno della Memoria”.
“Non siamo contrari al Treno della Memoria – spiega il sindaco i centrodestra Roberto Canali – ma “questi treni vanno solo da una parte e noi non intendiamo collaborare con chi si dimentica di tutto il resto”.
“Quando i Treni della Memoria andranno in tutte le direzioni – ha aggiunto il primo cittadino – e si fermeranno anche presso altri luoghi di oppressione del Novecento, come per esempio il Muro di Berlino o le Foibe, allora la nostra amministrazione contribuirà all’iniziativa”.
La spiegazione però non è bastata e la polemica è immediatamente divampata.
Il senatore di LeU e portavoce nazionale di èViva, Francesco Laforgia, ha persino presentato un’interrogazione: “Quando un sindaco si mette nelle misere condizioni fare ostruzionismo verso un viaggio di studio ad Auschwitz significa che sta praticando negazionismo puro”.
“Non mi stancherò mai di ribadirlo: negare la storia significa precludersi il futuro – conclude -. Certi episodi non devono mai più verificarsi ed è gravissimo che chi rappresenta le istituzioni e ha giurato sulla Costituzione si renda responsabile di tali decisioni”.
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