Nella giornata di ieri giovedì, Vladimir Putin ha chiamato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per riferire quali fossero le esatte richieste della Russia per un accordo di pace con l’Ucraina. Ankara rafforza così la sua posizione di mediatore tra le parti in conflitto.
I dettagli della conversazione telefonica sono stati rivelati dall’emittente britannica BBC. La stazione ha raggiunto Ibrahim Kalin, il principale consigliere e portavoce del presidente turco, presente durante il colloquio di Putin con Erdogan.
Secondo le informazioni fornite da Kalin, le richieste di Mosca si dividono in due categorie.
I primi quattro punti – secondo il consigliere di Erdogan – non sono troppo difficili da risolvere per l’Ucraina.
Il più importante di questi è che Kiev rimanga neutrale e abbandoni i suoi piani per richiedere l’adesione alla NATO. Le richieste dell’altro Cremlino mirano a “salvare la faccia” di Mosca.
Soluzioni simili sono già state menzionate dal presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.
Putin ha poi riferito ad Erdogan che l’Ucraina avrebbe dovuto sottoporsi a un processo di disarmo per rassicurare la Russia sul fatto che Kiev non è una minaccia.
Mosca vuole anche chiedere che la lingua russa sia protetta. Un altro elemento nell’elenco delle richieste del dittatore del Cremlino è anche la “denazificazione”. Per Ankara, però, questo postulato offensivo nei confronti dell’Ucraina è paradossalmente accettabile. Il consigliere di Erdogan afferma che potrebbe essere sufficiente per Kiev condannare tutte le forme di neonazismo e promettere di combatterle in futuro.
La parte turca vede problemi con le altre richieste. Putin ha voluto sottolineare in un’intervista a Erdogan che saranno necessari negoziati diretti tra lui e il presidente Zelensky prima che si raggiunga un accordo su questi temi. Un tale incontro sarà molto probabilmente possibile poiché il leader ucraino sottolinea la sua disponibilità a colloqui personali.
Kalin, tuttavia, non ha voluto rivelare le specificità della stazione britannica su questo tema. Ha solo rivelato che si trattava dello status del Donbass, in cui sono state istituite le cosiddette repubbliche popolari, e della questione della Crimea.
Secondo la BBC, Putin chiederà che il governo ucraino consegni ufficialmente queste aree. Un’altra ipotesi è che la Russia stia proponendo che l’Ucraina accetti formalmente l’annessione illegale della penisola. “Se ciò accade, sarà una pillola amara da ingoiare per l’Ucraina“, ha affermato l’emittente britannica.
L’accordo deve essere il più dettagliato possibile, in modo che in futuro priverà Putin o i suoi successori di qualsiasi argomento per intromettersi negli affari ucraini, leggiamo alla BBC.