La maggior parte dei femminicidi avviene nell’ambiente domestico, per opera di fidanzati, mariti, padri, fratelli, in un clima di maschilismo dominante in cui l’uomo, quando non riesce a “dominare” la donna preferisce addirittura toglierle la vita.
E purtroppo, come era apparso fin troppo chiaro già dal primo momento, anche la terribile storia consumatasi nel ravennate è un femminicidio: il 39enne è stato dichiarato in arresto per la morte della moglie, la donna 31enne. A carico dell’uomo un’accusa di omicidio volontario aggravato.
Il 39enne di Glorie Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, ha consumato il terribile gesto nel cuore della notte: a quanto pare tra l’uomo, impegnato in un corso per entrare in servizio attivo nei Vigili del Fuoco e la moglie, 31 anni, impiegata e con due figli piccoli, scoppia un lite violenta.
Al culmine dello scontro, l’uomo l’avrebbe prima soffocata a mani nude, poi avrebbe tentato di rianimarla e sarebbe stato lui a chiamare i soccorsi e i Carabinieri.
Dopo quattro ore di interrogatorio è crollato dinanzi agli inquirenti, confessando il misfatto, ed è stato posto in stato di fermo.