Alla fine ha capito di non avere scampo, di non avere più risorse per continuare la sua fuga, o semplicemente il rimorso finalmente ha avuto la meglio: fatto sta che, nella giornata di ieri, dopo dieci giorni di fuga, si è costituito l’assassino di Hui “Stefania” Zhou, la barista cinese uccisa durante il lavoro in un bar di Reggio Emilia.
L’uomo, che è stato identificato dalla Polizia, si è presentato in una caserma dei Carabinieri dopo oltre 10 giorni di latitanza.
Del resto le ricerche per trovarlo si erano estese anche alla Liguria e al savonese, in particolare nei porti, e quindi c’erano ben pochi posti sicuri per lui. Gli inquirenti sospettavano che il killer, irregolare nel suolo italiano, potesse essersi nascosto in Liguria nel tentativo di passare il confine o imbarcarsi a bordo di un traghetto diretto in Nord Africa.
Resta per da capire cosa abbia spinto l’uomo a compiere l’efferato delitto. Ricordiamo che, come hanno raccontato diversi testimoni, il crimine si è consumato in una manciata di minuti: la vittima era dietro al bancone a servire alcuni clienti quando intorno alle 18 il 34 enne è entrato nel bar e l’ha colpita.