Gli ordini sono chiari: dobbiamo restare a casa per evitare di diffondere i contagi e ritornare al più presto alla nostra vita normale.
Ma, se restare a casa è duro per tutti noi, lo è ancora di più per le famiglie dove ci sono gravi e profondi problemi di comprensione e dove la convivenza forzata può sfociare persino in tragedia.
Una terribile testimonianza ci arriva da Roma, dove poco prima della mezzanotte di ieri, in un appartamento in via James Joyce, in zona Laurentina, a Roma, un ragazzo di 20 anni ha ucciso la madre.
Il giovane, affetto da problemi psichici, ha ucciso la madre accoltellandola numerose volte al collo all’interno della loro abitazione al culmine di un litigio, arrivando a decapitandola.
All’arrivo dei carabinieri il ragazzo si trovava all’interno della casa in stato confusionale. Arrestato si trova ora nel carcere di Regina Coeli dove è stato tradotto dopo gli accertamenti di rito.
In casa c’era anche la sorella più piccola di 15 anni che ha tentato di fermare il fratello e che poi è riuscita a fuggire e a mettersi in salvo trovando riparo in casa dei vicini da dove è stato chiamato il 112.