Salvini e De Magistris: la provocazione e l’ignoranza
Sul comizio di Salvini a Napoli, De Magistris, intervistato nel programma “In ½ ora”, dichiara: “Potevamo trovare un’alternativa, per far fare la manifestazione a Salvini poco lontano. Invece si è soddisfatto un suo capriccio”.
Pura ipocrisia. Il Sindaco sa bene che ovunque Salvini avesse fatto la manifestazione, i Centri sociali, pronti da settimane, avrebbero fatto scoppiare lo stesso disordini dappertutto.
Dal canto suo Matteo Salvini ha replicato, sempre su in ½ ora: “Sono qua a parlare d’altro, non a quel poveretto che sta lì”.
Si riferisce ovviamente a De Magistris. E in mezzo c’è il Ministro degli Interni Minniti, il quale ha fatto semplicemente il proprio dovere, mandando i poliziotti. Altro non poteva e non doveva fare.
Per quanto riguarda il comizio di Salvini, poi, sono piccole provocazioni che fa in tutto il Sud. Poche persone e perdita conseguente di consensi al nord. Il personaggio, con tanto di idee razziste e xenofobe, lo conosciamo.
Per quanto riguarda la personificazione del narcisismo fine a se stesso, cioè il Sindaco di Napoli, è singolare l’ignoranza di base dei fondamenti del diritto costituzionale.
Salvini aveva il pieno diritto di parlare, senza essere costretto a fuggire per darla vinta a chi ha fatto il magistrato in maniera fallimentare per anni. E tenta di fare lo stesso con la politica.