Sono diverse ore che si parla dell’esclamazione della nostra astronauta, lì nello spazio orbitante attorno alla Terra, quando un fascio di luce accecante ha avvolto la stazione spaziale.
Samantha Cristoforetti non ha trattenuto lo stupore e nella sua esclamazione c’è stata la parola “alieno”, ovviamente un’esclamazione dovuta allo stato d’animo del momento, ma che la stessa astronauta ha cercato di spiegare, in maniera più fredda, dopo nel suo diario online.
Nel suo diario, che riportiamo attraverso la descrizione del sito: astronautinews.it, la nostra astronauta dice: “Prima del volo, i precedenti astronauti delle Soyuz mi avevano ricordato di iniziare a guardare la Stazione Spaziale dal finestrino laterale nell’ultima parte dell’avvicinamento, e così ho fatto: ma non ero nemmeno minimamente preparata a quello che ho visto quando ci trovavamo a circa 30-40 metri.
A quel punto avevo allentato le mie cinture alle spalle un bel po’, così stavo galleggiando sopra il mio seggiolino. Mentre mi sono girata per guardare fuori, all’inizio ho guardato indietro e ho visto uno dei pannelli solari della nostra Soyuz.
Poi i miei occhi hanno colto qualcosa nella visione periferica. E mentre mi sono girata lentamente, quando mi sono resa conto di ciò che stavo vedendo, sono stata sopraffatta da puro stupore e gioia: la Stazione Spaziale era lì, ma non era solo una vista qualunque.
Gli enormi pannelli solari erano inondati da una fiammata di luce arancione, vivida, calda e quasi aliena. Non ho potuto fare a meno di esclamare qualcosa ad alta voce, che potete probabilmente ascoltare nelle registrazioni del nostro attracco, visto che a quel punto eravamo a “microfono aperto” con il Controllo Missione.
Anton me lo ha ricordato e così ho cercato di contenere il mio stupore e tornare al monitoraggio dell’attracco. Quando ho sbirciato ancora più tardi, il bagliore arancione non c’era più.”