Uno studio rivoluzionario ha rivelato dettagli senza precedenti sugli incroci tra esseri umani moderni e Neanderthal, avvenuti circa 50.000 anni fa. Grazie all’analisi del DNA antico, gli scienziati hanno tracciato una cronologia precisa che copre un arco di circa 7.000 anni, durante il quale si sono verificati questi incontri evolutivi che hanno lasciato un segno duraturo nel genoma degli eurasiatici moderni.
Un’Arcaica Eredità nel Nostro DNA
Secondo la ricerca, i geni dei Neanderthal costituiscono tra l’1% e il 2% del genoma degli esseri umani non africani attuali. Questa eredità genetica non solo fornisce indizi sulle antiche migrazioni umane dall’Africa, ma rivela anche come alcuni tratti genetici abbiano influenzato l’adattamento degli esseri umani a nuovi ambienti e malattie.
“Abbiamo costruito un quadro più completo del passato,” ha dichiarato Manjusha Chintalapati, una delle autrici principali dello studio.
Interazioni tra Umani e Neanderthal: Quando e Dove
Grazie al sequenziamento di 58 genomi antichi e 275 genomi moderni, i ricercatori hanno determinato che il primo contatto tra Homo sapiens e Neanderthal risale a circa 50.500 anni fa, con un periodo di incroci che si è protratto fino a 47.000 anni fa. Questa finestra temporale coincide con le migrazioni degli esseri umani moderni dall’Africa all’Eurasia, suggerendo che i primi incontri si siano verificati lungo le rotte migratorie verso est.
Gli scienziati hanno anche rilevato che gli asiatici orientali portano una quantità maggiore di geni neandertaliani rispetto agli europei e agli asiatici occidentali. Questa differenza potrebbe essere attribuita a periodi di incrocio più prolungati mentre gli esseri umani si spostavano verso est.
Prove Archeologiche e Genetiche
Le conclusioni genetiche si allineano con le prove archeologiche, che indicano una coesistenza tra Neanderthal e umani moderni in Eurasia per circa 7.000 anni. Gli studi hanno rivelato che l’introgressione genetica non è avvenuta in una sola generazione, ma è stata un processo continuo e complesso, coinvolgendo diverse popolazioni.
Benefici Evolutivi dei Geni dei Neanderthal
L’eredità genetica dei Neanderthal non è stata priva di vantaggi per gli esseri umani moderni. Molti dei geni ereditati, legati al sistema immunitario, alla pigmentazione della pelle e al metabolismo, hanno contribuito all’adattamento ai climi rigidi e agli agenti patogeni dell’Eurasia.
- Un esempio significativo è rappresentato da una variante genetica che conferisce protezione contro il coronavirus che causa il COVID-19, dimostrando come queste caratteristiche siano diventate utili per la sopravvivenza in tempi successivi.
- Altri geni, invece, si sono rivelati svantaggiosi, portando alla rapida eliminazione di alcune sequenze genetiche dei Neanderthal dai genomi umani, creando i cosiddetti “deserti genetici”.
Nuove Domande su Denisoviani e Migrazioni
Lo studio non si è limitato ai Neanderthal. I ricercatori stanno ora esaminando il contributo genetico di un altro gruppo di ominidi, i Denisoviani, che hanno lasciato tracce nel genoma di popolazioni asiatiche. Questa ricerca apre nuove prospettive sulle migrazioni umane e sulle interazioni tra diverse specie di ominidi.
Conclusioni e Implicazioni
Questa ricerca, pubblicata sulla rivista Science, rappresenta un importante passo avanti nella comprensione delle interazioni tra Neanderthal e Homo sapiens. Non solo chiarisce la cronologia degli incroci, ma illumina anche il ruolo dei geni arcaici nell’evoluzione e nell’adattamento umano. Gli scienziati continueranno a esplorare come queste interazioni abbiano plasmato la nostra storia evolutiva, offrendo nuovi spunti sul passato e sul futuro della genetica umana.
Riferimenti
- “Ascendenza dei Neanderthal nel tempo: approfondimenti dai genomi degli esseri umani antichi e attuali” (Science, 13 dicembre 2024)
- DOI: 10.1126/science.adq3010