Un recente studio dell’Università di Oxford, una delle più ampie ricerche mai condotte sull’impatto dell’uso di Internet sulla salute mentale, ha portato a conclusioni sorprendenti. I ricercatori, analizzando i dati di due milioni di persone di età compresa tra i 15 e i 89 anni in 168 paesi, hanno scoperto che, nonostante il rapido aumento della connettività online negli ultimi due decenni, si sono registrati solo cambiamenti minori nella salute mentale globale. Questo risultato sembra contraddire le preoccupazioni diffuse riguardo agli effetti negativi del sovrauso dei social media sulla salute mentale.
Il team di ricerca ha esaminato sia dati relativi al benessere psicologico che statistiche relative a disturbi come depressione, ansia e autolesionismo in circa 200 paesi dal 2000 al 2019, mettendoli in relazione con l’adozione di Internet e la disponibilità di banda larga mobile. In generale, i risultati hanno mostrato che le associazioni tra l’adozione di Internet e il benessere psicologico sono piccole e meno consistenti di quanto ci si potrebbe aspettare se Internet fosse la causa di danni psicologici diffusi.
Interessante notare che, filtrando i risultati per gruppi di età e genere, i ricercatori non hanno rivelato modelli demografici specifici tra gli utenti di Internet, inclusi donne e ragazze giovani. Anzi, per la media dei paesi, la soddisfazione della vita è aumentata maggiormente per le donne nel periodo considerato. Questo sfata l’idea popolare che alcuni gruppi siano più a rischio rispetto ad altri.
Tuttavia, lo studio ammette anche i suoi limiti. I ricercatori sottolineano che per comprendere pienamente la relazione tra l’uso dei social media e la salute mentale è necessaria la collaborazione delle piattaforme social, che spesso non rendono disponibili i dati necessari per ricerche indipendenti. Questi dati, raccolti e detenuti dalle aziende tecnologiche, sono cruciali per studi più dettagliati e trasparenti. Finché questi dati non saranno analizzati in modo trasparente per il bene pubblico, gli effetti potenzialmente dannosi di Internet e di altri ambienti digitali rimarranno sconosciuti.
In sintesi, lo studio non ha trovato prove evidenti che Internet danneggi la salute mentale. Tuttavia, c’è la necessità di dati più dettagliati e trasparenti da parte delle aziende tecnologiche per arrivare a conclusioni più definitive. La salute mentale, come sottolineato dai ricercatori, è influenzata da una varietà di fattori, e l’uso di Internet è solo uno di questi. È importante concentrarsi su pratiche note per promuovere la salute e il benessere, come la socializzazione, l’esercizio fisico e il sonno, piuttosto che su un collegamento non comprovato tra Internet e il benessere.