L’innovazione nel campo della musica in streaming continua a crescere, e Spotify è al centro di questa evoluzione con la sua recente sperimentazione nel campo dell’intelligenza artificiale (AI). La piattaforma svedese di streaming audio sta testando una nuova funzionalità che permette agli utenti di creare playlist personalizzate utilizzando l’AI. Questa caratteristica, ancora in fase di test, si basa sull’uso di prompt per generare playlist che rispecchino le richieste e i gusti degli utenti.
La funzione delle playlist AI è stata rivelata per la prima volta tramite un video su TikTok, dove un utente mostrava di aver scoperto questa novità nell’app Spotify. La caratteristica permette agli utenti di inserire prompt in uno spazio di chatbot AI, suggerendo idee per playlist come “musica strumentale per concentrarsi al lavoro” o “musica da caffè di sottofondo”. L’AI quindi elabora la richiesta e presenta una playlist di esempio, che l’utente può modificare eliminando brani non desiderati.
Questa funzionalità si inserisce in un contesto più ampio in cui Spotify sta esplorando attivamente l’uso dell’intelligenza artificiale. All’inizio dell’anno, l’azienda ha lanciato un “DJ AI”, un assistente vocale basato sull’AI che offre playlist personalizzate e commenti. Questo DJ AI è stato reso disponibile globalmente ad agosto.
Inoltre, Spotify ha introdotto “Daylist”, un’altra playlist AI che si aggiorna più volte al giorno in base alle abitudini di ascolto passate dell’utente. Questa playlist “iper-personalizzata” cambia titolo con ogni aggiornamento, riflettendo i generi delle canzoni incluse. Daylist è disponibile per gli utenti sia con abbonamenti a pagamento che supportati da annunci pubblicitari in diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda.
Sebbene queste innovazioni siano allettanti, Spotify ha mantenuto un certo riserbo riguardo ai piani futuri per queste funzionalità. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato che, sebbene continuino a testare nuove funzioni, non tutte le sperimentazioni portano a un’implementazione più ampia.
Questo approccio di Spotify riflette un trend più ampio nel settore della musica e dell’entertainment, dove l’AI sta diventando sempre più centrale. La tecnologia ha il potenziale di personalizzare l’esperienza dell’utente in modi prima impensabili, ma porta anche con sé questioni relative alla privacy, ai diritti d’autore e all’etica nell’uso dell’intelligenza artificiale.
In conclusione, mentre Spotify continua a esplorare il territorio dell’AI nelle sue offerte di streaming musicale, resta da vedere come queste tecnologie evolveranno e come saranno accolte dal pubblico e dal settore più ampio.