Squid Game è diventato il nuovo boom di Netflix. Dalla sua prima uscita, è diventata la serie più vista in 90 paesi, ma il suo successo rivela anche le complessità del paese asiatico.
Netflix ha sorpreso all’inizio di ottobre con un lancio che non ha avuto molta promozione, ma che in pochi giorni è diventato un evento che ha finito per scalzare serie tv di primo piano e diventare un trend su tutti i social network.
Squid Game, la serie sudcoreana che è già la migliore premiere nella storia del servizio di streaming, aggiungendo 111 milioni di telespettatori nei suoi primi 28 giorni di trasmissione.
La maggior parte degli attori sono originari di quel paese e in tutti i suoi capitoli la serie è stata elogiata per la sua descrizione delle reali difficoltà che affliggono gli abitanti della nazione asiatica, generalmente nota per i suoi elevati standard di qualità della vita.
Su cosa si basa la serie di Netflix?
La serie è basata sulla vita di una persona che non ha aspettative dalla vita, vive con la madre ed è perseguitata dalla malavita per i debiti contratti con il gioco d’azzardo.
La presunta soluzione a tutti i suoi problemi si trova in una proposta fatta da uno sconosciuto mentre si trovava in metropolitana.
Entra in un gioco (il gioco dei calamaro) che ha 6 fasi in cui il vincitore riceverà tutti i soldi per coprire i propri debiti e altro ancora.
Quello che non sa è il lato sanguinario e immorale del gioco, ecco perché insieme ad altre persone accetta di entrare e di lì a poco far cambiare la sua completamente.
Squid Game porta alla luce i lati negativi della Corea del Sud
Secondo quanto riportato da Cronista.com, la trama di questa serie tv di successo ha messo in luce la realtà della Corea del Sud rivelando tanti aspetti del paese.
In primis il fatto che questo paese non è escluso dal grande problema della misoginia che esiste nel mondo e questo si riflette in tutti i giochi in cui i partecipanti maschi considerano costantemente le donne come le più deboli.
Inoltre una delle donne protagonisti cerca di vincere la partita per riunire la sua famiglia che è stata divisa dalle politiche repressive della Corea del Nord.
Durante tutta la serie, la protagonista cerca costantemente di nascondere le sue origini per paura della reazione delle persone. Si stima che più di 1.000 nordcoreani all’anno cerchino rifugio in Corea del Sud.
Un’altro dei temi principali della miniserie è la povertà dei cittadini, dal primo minuto, la storia è raccontata dal lato dei più poveri e contrapposta alla vita dei ricchi.
La Corea del Sud appare 23° nella classifica dell’Indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite , davanti ad esempio a Francia, Italia e Spagna. Ma la disuguaglianza è in aumento : secondo lo stesso indice, il 20% più ricco della Corea del Sud ha un patrimonio netto 166 volte quello del 20% più povero.