La tecnologia è tanto bella quanto a volte pericolosa, è quello che ci fa capire uno studio condotto dalla Microsoft Canada.
Si è trattato di una ricerca sui dispositivi mobili smartphone e tablet, in particolar modo su questi ultimi, su un campione di 2mila intervistati che si sono sottoposti anche ad un elettroncefalogramma, per capire la risposta del cervello.
In primis lo studio ha stabilito che in quindici anni il cervello dell’uomo ha perso in concentrazione, una media di circa quattro secondi, questo il tempo medio di concentrazione, l’uomo viene così paragonato al pesce rosso.
Il pesce rosso è da sempre il simbolo della “memoria corta” ma è in pratica, in tutto e per tutto, capace di concentrarsi più dell’uomo attuale, visto che l’utilizzo di dispositivi quali smartphone e tablet hanno ulteriormente ridotto la nostra soglia di attenzione.
Il problema principale è il “multitasking” quella parola che viene utilizzata quando si parla principalmente di software, ovvero la nostra capacità di inglobare più informazioni contemporaneamente, questa capacità è cresciuta, ma proprio grazie ai dispositivi come i tablet, ci ha fatto perdere in concentrazione.
Insomma l’uomo oggi è capace di utilizzare il multitasking ma non è in grado di concentrarsi su un solo argomento come lo era in passato.