La commissione tributaria di Lecce ha stabilito il diritto ad equiparare i balzelli: Tarsu, Tia e Tari, per le attività quali gli alberghi, alle normali abitazioni private.
Un comunicato dello Sportello dei Diritti ci informa infatti di quanto segue:
“Un’altra interessante decisione in materia di tasse comunali da parte della Commissione Tributaria Regionale di Bari sezione di Lecce – Sez. 22 -, depositata il 15 settembre scorso, che in accoglimento delle tesi difensive del tributarista avvocato Maurizio Villani, ha parificato gli alberghi alle civili abitazioni per quanto riguarda la Tarsu.
Con la sentenza 1909/22/15, i giudici tributari di Lecce hanno condannato il Comune di Castro a riliquidare la cartella esattoriale Tarsu 2008 di € 4.129,88, notificata alla Euromare di Capraro Stefano & C. Sas, nel senso di tassare l’albergo ad € 1,56 a mq, come le civili abitazioni.
Questa sentenza evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è importante perché i Comuni, ai fini Tarsu, Tia e Tari, devono applicare agli alberghi la stessa tassazione delle civili abitazioni, e se l’albergo ha il ristorante questo deve essere tassato come ristorante.”