Il Teatro dell’Opera di Roma, è ancora sotto i riflettori per la polemica sorta dal giorno in cui il maestro Muti ha deciso di abbandonare il Teatro. Una serie di decisioni e polemiche da allora, che non accennano a placarsi.
Proprio un paio di settimane fa è stata presa la decisione di licenziare 182 componenti dell’orchestra e del coro, e nell’occasione fu licenziato anche un corista, con l’accusa di aver truffato l’ente e nello specifico per aver timbrato il cartellino al posto della moglie, cioè la sorella dell’ex sovrintendente Catello De Martino. A testimonianza del corista è intervenuto Pasquale Faillaci, il quale ha dichiarato: «È una montatura fatta ad arte con testimonianze probabilmente di fantasia che smonteremo. È una ritorsione per la mia attività sindacale».
Di contro, il corista ha dichiarato di voler fare ricorso, dichiarando: «Chi ha detto il falso verrà perseguito perché noi ci difenderemo in sede legale».