Se nei giorni scorsi si era parlato dei rischi che l’uso continuativo di cannabis provocasse nei giovani al di sotto dei 30 anni una diminuzione della qualità dello sperma e quindi una riduzione della fertilità maschile, oggi si apprende che un rischio analogo viene dai comuni cellulari, se tenuti troppo tempo in tasca.
A dirlo è uno studio britannico pubblicato da Environment International, per cui le onde elettromagnetiche rilasciate dai cellulari, in porssimità della zona pubica, potrebbero portare a una riduzione della fertilità anche dell’8%.
Invece i ricercatori dell’università di Exeter, nel Devon, hanno ri-analizzato tutte le ricerche condotte sul tema e sono giunti alle analoghe conclusioni di un rallentamento degli spermatozoi a causa delle radiazioni, certo in concomitanza con altri fattori quali stress, fumo, stile di vita errato e poco movimento.
Attenzione quindi a dove si tiene il cellulare.