Secondo una ricerca condotta dall’Università la Sapienza di Roma, entro il 2015 saranno diversi gli animali che rischiano di estinguersi, tra qualche decennio, potrebbero non esserci più tigri, panda e rinoceronti.
Ma l’elenco non si ferma qui sono oltre 400 le specie animali che tra una trentina d’anni potrebbero non popolare più il nostro pianeta
Lo studio è stato eseguito da diversi gruppi di ricercatori internazionali, per l’esattezza 10 gruppi che hanno individuato la causa principale di queste massicce estinzioni nell’attuale modello di sviluppo socio economico.
In questi ultimi anni, si sono verificate due gravi situazioni che hanno danneggiato e continuano a danneggiare il nostro pianeta sotto tutti gli aspetti, parliamo della deforestazione massiccia e dell’aumento dell’emissione di CO2.
In base alle ricerche dei ricercatori, questo situazione potrebbe essere evitata se venisse attuato il “Consumption Change”, come ha dichiarato Pietro Visconti, uno degli autori di questo studio: “Abbiamo scoperto che uno scenario alternativo esiste ed è in grado di eradicare fame e povertà e di migliorare il benessere umano in generale, raggiungendo al contempo un miglioramento dello stato di conservazione della biodiversità”.