Per Tiziano Ferro è un periodo particolarmente felice: non solo è convolato a giuste nozze, ma il suo ultimo album sta riscuotendo un notevole successo, senza contare l’enorme affluenza di fans disposti a seguirlo in tutte le sue date live.
Proprio in queste ore il cantautore ha poi annunciato sui social nuove date del calendario del suo Il ‘TZN2020’: Milano arriva alla terza data, prevista l’8 giugno a San Siro, mentre Roma aggiunge una seconda serata, il 16 luglio, allo stato attuale la conclusione del tour .
Ma il tour non sarà solo italiano: dopo le date nostrane a giugno e luglio, a novembre sarà pronto per il Vecchio Continente partendo da Bruxelles l’11 fino a chiudere a Madrid il 14 dicembre, con tappe a Zurigo, Francoforte, Lussemburgo, Parigi, Monaco, Losanna, Barcellona a Londra martedì 2 dicembre.
Eppure nonostante i numerosi impegni Ferro ha trovato il tempo di continuare a punzecchiare Fedez, con cui si è recentemente aperta una diatriba.
Ad inaugurarla proprio il cantante di Latina, che aveva accusato il rapper per un testo di molti anni prima, in cui si dimostrava omofobo.
“Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing. – cantava Fedez nel brano Tutto il contrario – Ora so che ha mangiato più wurstel che crauti”.
Fedez si era prontamente scusato e addirittura aveva rilanciato per una collaborazione contro il razzismo e l’omofobia.
Ma Ferro, intervistato dal Corriere della Sera, ci ha tenuto a ribadire che certe scuse non bastano più e che non basta dire ‘l’ho fatto molto tempo fa‘.
“Il terreno sul quale i bulli e gli odiatori trovano spazio è sempre lo stesso. È lo stesso di 30 anni fa quando a scuola mi chiamavano con certe parole, mi spingevano fuori e queste scuse non bastano più. E le scuse sono sempre le stesse e sono: ‘L’ho fatto molto tempo fa’, ‘L’ha fatto anche lui’, ‘Ma stavo scherzando‘. Non va più bene, perché io sono stufo di vedere questa gente mettere l’ennesimo like o cuoricino al post che racconta la notizia di un ragazzo o di una ragazza che si sono tolti la vita per questi motivi. Le parole hanno un peso”, ha chiosato.
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