La sanità siciliana in questo periodo sembra attraversare un momento particolarmente nero. Dopo la morte della piccola Nicole, morta perché non si è riusciti a trovare un posto negli ospedali catanesi e dopo la morte del piccolo Daniel Casanello, deceduto lo scorso venerdì per cause ancora ignote all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, ecco che un terzo caso si aggiunge a questi. Erano le 12.30 circa di giovedì e mentre un imprenditore trapanese, Pietro Colletta, si trovava a passeggio con la moglie ha accusato un forte dolore al petto decidendo così di recarsi subito al pronto soccorso dell’ospedale di Trapani.
Dopo essere giunto al pronto soccorso l’uomo è stato visitato, gli è stata riscontrata la pressione alta e gli è stato affidato il codice giallo. Purtroppo però i medici non hanno fatto in tempo a visitarlo e l’uomo si è accasciato sul pavimento mentre aspettava il suo turno. La moglie e il figlio hanno denunciato il fatto ai carabinieri.
“Si è presentato al triage comunicando una sintomatologia con dolore toracico e gli veniva assegnato codice giallo. Nello stesso momento al pronto soccorso erano presenti ben tre soggetti anziani con la stessa sintomatologia, di cui due già cardiopatici. I tre medici in servizio erano al momento impegnati su questi pazienti. Mentre l’uomo era in attesa si è aggravato. Sono subito intervenuti i sanitari e pur praticando al paziente il massaggio cardiaco per oltre mezz’ora, è deceduto”, sono state le parole pronunciate dal primario del pronto soccorso.