In questi ultimi anni il caso di Angela Celentano, la bambina campana scomparsa nel 1993 sul Monte Faito quando aveva solo tre anni, è tornato alla ribalta della cronaca.
Si erano riaccese le speranze di ritrovarla nel 2010 dopo che era stata spedita alla sorella di Angela una fotografia di una ragazza che asseriva di essere la piccola Celentano, di vivere in Messico e di stare bene. Le indagini, su quella donna che dopo alcuni messaggi era scomparsa nel nella, sono durate anni.
In questi giorni, purtroppo, le speranze che quella ragazza potesse essere Angela si sono spente definitivamente. La donna della fotografia, il cui nome non è Celeste Ruiz, nome che aveva dato quando aveva spedito la foto, è stato accertato che non è la bambina scomparsa sul Monte Faito quasi venticinque anni fa.
Celeste Ruiz è stata rintracciata, è stata sottoposta al test del Dna e non è Angela Celentano. Ha qualche anno in più di quelli che avrebbe Angela. E’ messicana ma vive n Francia e ha dichiarato che quella fotografia l’aveva postata su un social qualche anno fa, ma non ha saputo spiegare chi e il perché ha “preso” la sua fotografia e l’ha inviata alla famiglia Celentano spacciandosi per Angela.
La donna è stata ascoltata dal procuratore di Torre Annunziata e ha poi voluto conoscere Catello e Maria, i genitori di Angela, come ha raccontato il legale della famiglia: “La donna è rimasta in Italia due giorni per tutti gli accertamenti, quindi ha incontrato alla Procura di Torre Annunziata (Napoli) i miei assistiti prima di lasciare il palazzo da una uscita secondaria. Ho parlato con lei, che ha qualche anno in più di quanti ne ha oggi Angela: era sconvolta e dispiaciuta. Per questo ha voluto incontrare Catello e Maria Celentano” ed ha aggiunto: “I genitori e io siamo delusi ma allo stesso tempo soddisfatti dell’operato delle istituzioni e della collaborazione fornita dalle autorità messicane. La donna della foto non è Celeste Ruiz. È una psicologa messicana che vive in Francia, il nome non lo conosco”.
Intanto le indagini proseguono per capire chi possa essere stato l’autore di questo scherzo di cattivo gusto, come ha ribadito anche l’avvocato, Ferrandino: “Ora la pista messicana può considerarsi chiusa. Ma le indagini sulla scomparsa della piccola Celentano non si fermano. Anzi, confidando sulle nuove tecniche, e sulla determinazione degli inquirenti, sono riprese dal momento della sparizione, dal Monte Faito. Come se Angela fosse sparita adesso”.