Tunisia, cinque uomini armati travestiti da militari hanno attaccato il museo nazionale del Bardo, nel cuore di Tunisi, vicino al Parlamento, forse il loro primo obiettivo, probabilmente fallito.
Decine di turisti presi in ostaggio, una sparatoria, poi la strage: 22 morti, secondo l’ultimo bilancio diffuso dal governo, e almeno 44 feriti.
L’Italia ha un motivo in più per piangere la tragedia poiché ci sarebbero 4 connazionali tra vittime confermate dalla Farnesina, mentre altri 13 sono rimasti feriti.
Ma il bilancio, secondo quanto detto dal ministero, “è ancora in evoluzione”. Tra le vittime accertate ci sono Francesco Caldara, 64 anni, pensionato di Novara in crociera con la compagna Sonia Reddi, 55 anni anche lei ferita. Orazio Conte.
Un blitz delle forze antiterrorismo tunisine ha messo fine dopo un paio d’ore all’assedio, con le immagini rimandate da tutte le tv degli ostaggi che fuggivano terrorizzati e protetti dalle unità speciali.
L’Isis non ha ancora rivendicato l’attacco, ma ha espresso il suo apprezzamento per il folle gesto.
Due attentatori, entrambi tunisini sono stati uccisi, mentre gli altri tre sono fuggiti, ma due sono stati catturati in serata. Le altre vittime sono due tunisini, tra cui un agente di polizia, assieme a polacchi, tedeschi, spagnoli e colombiani.
Nel luogo della sparatoria erano in circolazione tre bus turistici con i turisti delle navi Costa Fascinosa e Msc Splendida. Tra loro, un gruppo di dipendenti del Comune di Torino. Tutte e quattro le vittime e la maggior parte degli italiani coinvolti facevano parte del gruppo appena sbarcato dalla nave Costa.