Nella giornata di ieri, 17 aprile, è stato ucciso il numero due del regime di Saddam Hussein, Izzat Ibraihim al-Douri, ultimo latitante del vecchio regime.
Era nato vicino Tikrit nel 1942 e la sua morte è stata rivendicata dalle milizie sciite. Al-Douri è stato ucciso nella provincia di Salhuiddine, nella zona nord dell’Iraq. A diffondere la notizia sono state le stesse milizie sciite, poi c’è stata una successiva conferma arrivata dal governatore di Salhuddine, che ha citato i risultati dell’esame Dna e delle impronte digitali.
Sulla testa di Al Douri, pendeva una taglia Usa di circa 10 milioni di dollari, ma è stato ucciso durante un’operazione dell’esercito iracheno aiutato dalle milizie popolari a Hamrin, una cittadina a Nord Est di Tikrit, liberata da poco dall’Isis.
Nella sparatoria, oltre ad Al-Douri, sono rimasti uccisi 11 miliziani. In realtà il numero due di Saddam era da tempo nel mirino degli sciiti, i quali avevano già tentato di ucciderlo nel corso di una visita a Kerbala nel 1998.