I nostri ragazzi vanno difesi, vanno tutelati e protetti, ma gli va anche fatto capire bene il discrimine tra bene e male, lecito e illecito, e vanno puniti adeguatamente quando si macchiano di azioni veramente disdicevoli.
E quindi va accolto con questo spirito la sentenza “storica” che è stata emessa in queste ore: quattro ragazzi di 15 anni sono i primi condannati in Italia per il reato di tortura.
La prima sentenza in Italia di condanna è stata emessa dal Tribunale per i minorenni di Milano: i quattro quindicenni erano accusati di aver segregato in un garage e picchiato un loro coetaneo a Varese.
La legge che ha introdotto in Italia il reato di tortura risale a circa due anni fa.
La condanna più alta è stata inflitta dal giudice al minore ritenuto la “mente” del sequestro e del pestaggio del 15enne, legato e picchiato con un bastone di ferro: l’accusa aveva chiesto 21 anni ma gliene sono stati inflitti quattro anni e sei mesi e quattro anni agli altri tre componenti della gang.
L’avvocato Augusto Basilico, legale della vittima, ha espresso “soddisfazione per la condanna equa e avvenuta in tempi brevi, una particolare attenzione al caso, come era giusto”.