Rapine e pestaggi, questo era lo scopo di un gruppo di 20 ragazzi segnalati ai carabinieri, utilizzavano il servizio di messaggistica istantanea WhatsApp.
Attraverso la app in pratica si riunivano in un gruppo di discussione nel quale organizzavano le rapine a studenti minorenni che poi venivano anche pestati come punizione, il capo era un ragazzo che aveva messo su questo gruppo.
La denuncia è partita da un professore, il tutto si svolgeva a Madonna di Campagna in provincia di Torino, per il momento gli studenti caduti vittima del gruppo dei bulli, sono in tutto 8, WhatsApp era il mezzo per organizzare velocemente la spedizione punitiva.
Un ragazzi quindicenne aveva messo su il gruppo di discussione e con altri ragazzi si organizzava l’eventuale accerchiamento per poter derubare e soprattutto punire un determinato studente, il più delle volte si convincevano gli altri partecipanti a sostituire la giornata scolastica con le spedizioni punitive.