Will Smith ha raccontato la sua prestigiosa carriera d’attore, iniziata sul piccolo schermo quando giovanissimo vestiva i panni di Willy nella sit-com statunitense “Willy, il principe di Bel-Air”. All’epoca Will Smith aveva appena poco più di vent’anni e da allora sono tanti i successi collezionati dall’attore di Filadelfia.
Due nomination all’Oscar, decine e decine di ruoli in film di grande successo di pubblico e critica, impegnato anche nel ruolo di rapper e produttore cinematografico.
Della sua vita nonostante la sua lunga e prestigiosa carriera ha detto: “Mi sono sentito emarginato per gran parte della mia vita: colore della pelle, straniero, rapper incazzato. Poi il riscatto, e la profonda fede di mia nonna, mi hanno rimesso in contatto con Dio. Perché non importa quanto tu sia famoso, quello che conta è essere in tempo per rimediare, per riparare alle ingiustizie sociali”.
In questi gironi è arrivato sul grande schermo anche nel nostro paese, il suo ultimo film dal titolo: “In Zona d’ombra (Concussion)” dove Will Smith interpreta un medico neuropatologo che mise in evidenza il legame tra i traumi cranici e la comparsa dell’encefalopatia cronica, una patologia degenerativa cerebrale di cui sono affetti molti atleti della lega di football americana.